Il complesso della Hofburg è formato da una serie di edifici, piazze,
cortili e giardini, frutto di lavori che vanno dalla fine del 1200
all’inizio del 1900. Sono visitabili solo alcune sale degli appartamenti
imperiali , gli appartamenti privati di Francesco
Giuseppe e di Sissi, nonché la sua palestra privata ed il bagno, la
splendida sala pranzo, ecc.. Molti oggetti originali che facevano parte
dell’arredamento sono stati recuperati e sono visibili durante la
visita come il lettino da massaggio dell’imperatrice e il lavabo
originale. Il complesso della Hofburg ospita anche la scuderia di corte
con i famosi cavalli bianchi lipizzani ed il Sissi Museum, aperto del
2004 come omaggio all’imperatrice Elisabetta d’Austria detta Sissi,
racchiude tanti oggetti che hanno fatto parte della vita di questa imperatrice, diventata un brand internazionale di marketing "imperiale"
Nella Neue Burg è possibile, invece, visitare il Museo Etnologico,
il Museo di Efeso, la sala di lettura della Biblioteca Nazionale, la
collezione dei ritratti e l’archivio delle immagini, la collezione di
Armi e Armature e la raccolta di strumenti musicali antichi.
C’è poi la cappella imperiale - Burgkapelle - costruita in stile gotico
(1447-1449) e successivamente barocchizzata.
Nella Josefsplatz - la piazza più bella di Vienna - con al centro il
monumento di Giuseppe II, figlio di di Maria Teresa, si trova il palazzo
Pallavicini e la Biblioteca Nazionale.
La Augustinerkirche, chiesa costruita dal 1330 al 1339 su commissione
degli Agostiniani, è a navata unica e nel 1634 fu insignita del titolo
di “chiesa della corte imperiale”.
Nella cripta sono conservate le urne con i cuori degli imperatori, delle
imperatrici, dei re e di altri membri della Casa degli Asburgo morti
tra il 1618 ed il 1878. Accanto c’è il palazzo che ospita l’Albertina.
Chiude il complesso la rampa dell’arciduca Albrecht, con la sua statua
equestre e la fontana del Danubio, dono di Francesco Giuseppe alla città
martedì 26 luglio 2016
Il castello di Schönbrunn
Il nome del castello si deve alla presenza di una sorgente d’acqua chiamata Schöner Brunnen, ovvero bella fonte.
L'edificio è facilmente raggiungibile in metropolitana dal centro città ed è particolarmente affascinante per imponenza ed eleganza
Il Castello di Schönbrunn, che un tempo si trovava in campagna ma la cui zona ormai oggi fa parte del centro cittadino, è uno dei più importanti monumenti austriaci, simbolo indiscusso della Vienna Imperiale. È stato residenza estiva degli Asburgo dal 1730 al 1918 e dal 1996 è stato nominato sito patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.Da quando è stato costruito il castello, il suo caratteristico colore giallo è diventato un punto di riferimento: si dice "giallo Schonbrunn" anche nel mondo della moda, per indicare quella particolare tonalità che colora la facciata e accoglie già da lontano i visitatori
E' composto da circa 1400 stanze, di cui però solo 390 vennero abitate dalla famiglia imperiale e solo 25 sono visitabili con il tour Imperiale. Il palazzo venne realizzato in stile rococò sotto la direzione dell’architetto Pacassi, che seguiva le richieste di Maria Teresa d’Austria, nel tempo, poi, il suo stile è stato contaminato con elementi neoclassici. Nikolaus Pacassi fu un architetto Austriaco di ascendenza italiana (Gorizia). Il padre era Giovanni Pacassi,scultore italiano, mentre la madre era di nazionalità austriaca. Nel 1753 fu nominato architetto di corte dall'imperatrice Maria Teresa. Tra le sale più famose, che potrete ammirare, c’è quella degli Specchi dove Mozart si esibì all’età di sei anni al cospetto dell’imperatrice Maria Teresa.
Il parco è incantevole e i suoi giardini meticolosamente curati. Splendido il giardino botanico, la collina della Gloriette, la fontana di Nettuno, quella dell’Obelisco, il labirinto e le rovine romane. Tante anche le statue che accompagnano i visitatori nella passeggiata.
All’indomani della caduta della monarchia nel 1918, il palazzo imperiale, in quanto proprietà statale, passò alla neonata Repubblica Austriaca. Ben presto la popolazione viennese, che fino ad allora aveva potuto ammirare il castello solo da lontano, cominciò a riscoprirlo come zona di ricreazione.
L'edificio è facilmente raggiungibile in metropolitana dal centro città ed è particolarmente affascinante per imponenza ed eleganza
Il Castello di Schönbrunn, che un tempo si trovava in campagna ma la cui zona ormai oggi fa parte del centro cittadino, è uno dei più importanti monumenti austriaci, simbolo indiscusso della Vienna Imperiale. È stato residenza estiva degli Asburgo dal 1730 al 1918 e dal 1996 è stato nominato sito patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.Da quando è stato costruito il castello, il suo caratteristico colore giallo è diventato un punto di riferimento: si dice "giallo Schonbrunn" anche nel mondo della moda, per indicare quella particolare tonalità che colora la facciata e accoglie già da lontano i visitatori
E' composto da circa 1400 stanze, di cui però solo 390 vennero abitate dalla famiglia imperiale e solo 25 sono visitabili con il tour Imperiale. Il palazzo venne realizzato in stile rococò sotto la direzione dell’architetto Pacassi, che seguiva le richieste di Maria Teresa d’Austria, nel tempo, poi, il suo stile è stato contaminato con elementi neoclassici. Nikolaus Pacassi fu un architetto Austriaco di ascendenza italiana (Gorizia). Il padre era Giovanni Pacassi,scultore italiano, mentre la madre era di nazionalità austriaca. Nel 1753 fu nominato architetto di corte dall'imperatrice Maria Teresa. Tra le sale più famose, che potrete ammirare, c’è quella degli Specchi dove Mozart si esibì all’età di sei anni al cospetto dell’imperatrice Maria Teresa.
Il parco è incantevole e i suoi giardini meticolosamente curati. Splendido il giardino botanico, la collina della Gloriette, la fontana di Nettuno, quella dell’Obelisco, il labirinto e le rovine romane. Tante anche le statue che accompagnano i visitatori nella passeggiata.
All’indomani della caduta della monarchia nel 1918, il palazzo imperiale, in quanto proprietà statale, passò alla neonata Repubblica Austriaca. Ben presto la popolazione viennese, che fino ad allora aveva potuto ammirare il castello solo da lontano, cominciò a riscoprirlo come zona di ricreazione.
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